Lo studio legale ha recentemente ottenuto una significativa vittoria presso il Tribunale di Roma, Sezione Specializzata Imprese, che ha autorizzato il sequestro conservativo dei beni di un ex liquidatore, a tutela di una cooperativa edilizia in scioglimento d'ufficio. Questo caso non solo ha riconosciuto la validità delle richieste avanzate dalla cooperativa, ma ha anche affrontato importanti questioni giuridiche che meritano di essere evidenziate.

1. Difesa della Competenza della Sezione Specializzata Imprese:

Uno dei principali ostacoli superati dallo studio è stato dimostrare la competenza della Sezione Specializzata Imprese del Tribunale di Roma. Nella prima fase del procedimento, il Tribunale aveva erroneamente dichiarato la competenza del Tribunale Fallimentare di Velletri. Tuttavia, grazie alla solida strategia legale adottata dallo studio, è stato dimostrato che l’azione di responsabilità nei confronti del liquidatore rientrava nella competenza della Sezione Imprese, in quanto la causa verteva su responsabilità degli organi amministrativi e di controllo, come stabilito dal D.Lgs. 168/03.

Questo successo ha rafforzato l'applicabilità del principio secondo cui le azioni di responsabilità nei confronti di amministratori e liquidatori sono di competenza delle sezioni specializzate in materia di impresa, un'importante vittoria giuridica che ha permesso di portare avanti il procedimento nella sede appropriata.

2. Azione di Responsabilità Contrattuale:

Lo studio ha inoltre ottenuto il riconoscimento della natura contrattuale della responsabilità del liquidatore. Questo è un aspetto cruciale, poiché implica che il liquidatore risponde delle sue azioni non solo per negligenza o dolo, ma anche per il semplice mancato adempimento degli obblighi legali e contrattuali legati al suo ruolo.

Nel corso del procedimento, lo studio ha saputo dimostrare in modo dettagliato come il liquidatore avesse omesso di adempiere agli obblighi fondamentali, causando un danno significativo alla cooperativa. Le violazioni includevano prelievi ingiustificati, omissioni nella rendicontazione e mancata gestione di rapporti fiscali, tutti punti che sono stati presentati con precisione e rigore legale, dimostrando l'efficacia della difesa.

3. Sequestro Conservativo:

Uno degli aspetti più delicati del caso è stato l'ottenimento del sequestro conservativo. Lo studio ha saputo dimostrare la coesistenza dei due presupposti fondamentali richiesti per tale misura: il fumus boni iuris e il periculum in mora.


Il risultato ottenuto conferma l'abilità e la competenza del nostro studio legale nel gestire controversie complesse e delicate, soprattutto quando si tratta di azioni di responsabilità e misure cautelari come il sequestro conservativo. Grazie a un'approfondita conoscenza della normativa e a una strategia difensiva ben pianificata, siamo riusciti a ottenere una decisione favorevole che non solo protegge i diritti della nostra cliente, ma contribuisce anche a rafforzare la fiducia nel sistema giudiziario come strumento di tutela preventiva.